consulta delle periferie

Una consulta delle periferie per mettere ordine urbanistico e portare sempre più cultura

Nasce la Consulta delle periferie per mettere ordine nell’urbanistica delle zone più disagiate della città ma anche per dare vita a nuovi progetti culturali per rendere vivibile ovunque Roma.

«E’ un impegno che prendo oggi con i Consorzi di recupero urbanistico delle periferie. Prendo anche l’impegno di intervenire per il potenziamento degli uffici comunali che si occupano del rilascio delle concessioni edilizie e dei piani particolareggiati». E’ intervenuto con queste parole Alessio D’Amato, candidato presidente alla Regione per il Centrosinistra durante un incontro con i rappresentanti di oltre 70 Consorzi di auto recupero urbano.

«Noi oggi stringiamo un patto per dare vita alla Consulta delle periferie, e daremo vita anche a una Conferenza regionale sulle periferie da svolgere annualmente. Costruiremo, inoltre, un percorso pronto anche a rivedere le politiche e le leggi. Perché è paradossale che noi abbiamo situazioni ferme da tanti anni e risorse ferme da tanti anni che potrebbero essere usate invece per migliorare la vita dei residenti e per creare nuove economie. L’impegno da parte mia su questo sarà massimo», aggiunto D’Amato.

Consulta delle periferie, il progetto

«E’ importante ragionare in grande perché la periferia di Roma sconfina in quella di Guidonia o Fiumicino, solo per citare due esempi», ha aggiunto Bruno Pulcinelli, candidato della Lista Civica D’Amato Presidente e da anni impegnato nel recupero edilizio, del patrimonio archeologico e culturale della periferia romana. «E’ importante migliorare la vita di tutti i cittadini romani che vivono in una delle tante zone della Capitale – ha aggiunto Pulcinelli -. Oggi, noi presidenti dei Consorzi, abbiamo incontrato Alessio D’Amato che ha accolto la nostra proposta di istituite una Consulta delle periferie affinché le istanze che provengono dai nostri territori possano essere ascoltate e trovare soluzioni, cosa che fin’ora abbiamo chiesto invano. D’Amato viene dalla periferia e ha capito subito le nostre esigenze e le difficoltà di chi vive quotidianamente ai margini del Centro storico».

Per i presidenti dei Consorzi, i romani non sono solo coloro che vivono nei rioni e quartieri centrali ma un insieme di tante realtà che ogni giorno si muovono con estrema difficoltà per raggiungere scuole e posti di lavoro. «Per questo serve una visione organica come solo la Regione può avere – ha concluso Pulcinelli – con piani integrati di trasporto, di mobilità sostenibile e vivibilità di tutte le periferie. Siamo anche d’accordo per realizzare nei nostri territorio le comunità energetiche rinnovabili per autoprodurre e condividere energia».


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