“Tutta la Ciociaria fa il tifo per Roccasecca ‘Capitale della Cultura 2025′”, lo dichiara Luca Di Ruzza, candidato della Lista Civica D’Amato presidente.
Il piccolo centro è entrato nell’elenco delle 10 finaliste per la designazione. Oggi è stato reso pubblico l’elenco e le proposte saranno illustrate alla giuria nel corso di audizioni pubbliche il 20 e 21 marzo nella sede centrale del ministero della Cultura.
Roccasecca Capitale della Cultura, le parole di Luca Di Ruzza
«Roccasecca merita di diventare la Capitale italiana della cultura. Tante sono le meraviglie come il Castello dei Conti d’Aquino, l’eremo di Sant’Angelo in Asprano o la Collegiata della Santissima Annunziata, solo per citare alcuni esempi”. Afferma Luca Di Ruzza, candidato della Lista Civica D’Amato presidente.
“Il Lazio è cultura e la nostra proposta prevede delle “fabbriche della cultura” per far vivere anche la bellezza e le tradizioni dei nostri territori. Nella nostra regione abbiamo tutto il necessario per diventare leader mondiali in questo settore insieme a turismo, comparto agroalimentare e bellezze ambientali”.
Cos’è la Capitale della Cultura
L’iniziativa Capitale italiana della cultura è stata istituita nel 2014, con il decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, convertito con modificazioni dalla legge 29 luglio 2014, n. 106 (articolo 7, comma 3quater). Dietro proposta del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo.
Obiettivo della manifestazione è quello di promuovere progetti e attività di valorizzazione del patrimonio culturale italiano, sia materiale che immateriale, attraverso una forma di confronto e di competizione tra le diverse realtà territoriali, incentivando così la crescita del turismo e dei relativi investimenti.