«Salviamo il Terminillo guardando cosa sta accendo sulle Alpi, senza ascoltare i facili slogan lanciati dalla ministra Santanchè che visita la nostra montagna ma propone aria fritta e il ricorso alla neve artificiale. Ma l’innevamento artificiale è solo una soluzione di ripiego, e anche costosa. I cannoni da neve funzionano solo a temperature gelide o inferiori», afferma Stefano Micheli, sindaco di Rocca Sinibalda e candidato della Lista Civica D’Amato presidente.
«Gli sport invernali sono un importante motore economico per la montagna ma dobbiamo saper affrontare tutti gli eventuali danni che potrebbero derivare dal cambiamento climatico. Basta con gli slogan della destra ma ragionamenti sul TSM2 per analizzare, ripensare, investire, convertire. Come? Il Parco del Terminillo, la destagionalizzazione per promuovere attività tutto l’anno, family hotel e investimenti sulla ricettività e il trasporto pubblico. Vale per tutto il turismo montano».
Micheli ha analizzato i dati dell’indagine IPSOS per Uncem sulla percezione della montagna ed è emerso che il 70% degli intervistati va in montagna per rilassarsi. Due su tre per i prodotti enogastronomici tipici. Il 92% va in montagna per camminare. Solo il 29% per sciare.
Perché il Terminillo è importante per la Regione Lazio
I vantaggi del vivere in montagna sono molti: per il 67% l’aria pulita, per il 65% il contatto con la natura. «Con l’aiuto di operatori, amministratori, esperti e scienziati, occorre capire quanto ha senso investire risorse economiche, statali e regionali, in innevamento artificiale o in nuovi impianti di risalita sotto certe quote altimetriche. Il Terminillo va salvato ma va anche ripensata tutta l’offerta turistica che la nostra montagna può offrire. Noi vogliamo stare nel futuro. Senza rischiare di sprecare milioni di investimenti e non vedere morire il Terminillo».